Claudia Morandini (ex campionessa di sci e annunciatrice) Mezzolombardo
(Tn) 11.11.2010
Intervista di Gianfranco Gramola
Una
gran bella ragazza, solare, attiva, dotata di una straordinaria creatività
mentale e con la capacità di non arrendersi mai davanti alle sfide della vita.
La sua ossessione è il lavoro, ma per lei, il premio che ne riscuote, è
inestimabile e vitale. Prudente in amore ama da morire lo sport e soprattutto la
grande America.
Claudia
Morandini è nata a Trento, il 25 giugno 82, sotto il segno del Cancro.
Una vita dedicata allo sport, dal 98 al 2008 in nazionale italiana di sci
alpino, un lavoro che le ha permesso di girare il mondo e gareggiare ad
altissimi livelli. Ma non solo, un lavoro che le ha insegnato a vivere. Si
diploma al liceo Linguistico e studia Scienze della Comunicazione
all’Università di Verona. Un grande amore per l’America, in particolar modo
per la California, dove ha passato molto tempo a studiare e per recuperare le
energie. Los Angeles, Santa Monica, Malibù sono la sua meta abituale quando ha
bisogno di staccare la spina.
La sua passione per la scrittura, l’ha portata ad intraprendere la via del
giornalismo e il “salto” nel mondo televisivo è stato quasi immediato.
Inizia con Eurosport, realtà che le ha permesso di trasmettere le sue capacità
comunicative, il suo back round e il Know How legato allo sport. Da voce diventa
volto, autrice e conduttrice di programmi sportivi, sempre con una vena un po’
comica, grazie anche alla sua autoironia e alla sua voglia di sorridere e di far
sorridere. Un’opinionista, conduttrice, presentatrice che offre un pacchetto
completo in base alle esigenze del momento. In italiano e in inglese. La sua
versatilità la porta a cambiare pelle in continuazione, ad adattarsi alle varie
forme di spettacolo, evento o cronaca.
Le principali attività in corso o svolte
recentemente.
Stagione
2010/2011:
Eurosport:
commentatrice tecnica Coppa del
Mondo di sci alpino femminile
RAI3:
conduttrice trasmissione
sportiva-varietà "Bianco e nero"
conduttrice trasmissione culturale "Andata e
ritorno"
Rai
Radio 2: conduttrice radiofonica
programma "Camilla c'é"
Trentino
Tv: conduttrice trasmissione
sportiva "Mondo Sci" e conduttrice
trasmissione sportiva "Pianeta Neve"
Presentazione
Eventi
Speaker
Sportiva
Stagione
2009/2010:
Eurosport:
commentatrice tecnica Coppa del
Mondo di sci alpino femminile
Rai
3:
conduttrice trasmissione
sportiva-varietà "Bianco e nero"
Sky
Sport: opinionista trasmissione
Olimpica "Oro"
Trentino
Tv: co-conduttrice trasmissione
sportiva "Mondo sci" e conduttrice trasmissione in esterna “Pianeta
neve”
Telenova
- Telelombardia:
conduttrice trasmissione
"Emozionarsi emozionando"
Speaker:
circuito Coppa Europa sci alpino
Pozza di Fassa, S.Vigilio di Marebbe, Sarentino
Gara 2 Horn Cup Passo Oclini
Presentazione
Eventi: Premiazione circuito Autodrive
Cup
Presentazione nuova collezione "Head Ski 2011" Passo Monte Croce
Ha
detto:
- Essere
un’atleta di alto livello mi ha fatto crescere nella disciplina,
nell’impegno e mi ha reso una donna forte, indipendente, determinata.
- La prima volta che mi hanno messo un microfono in mano ho capito che quello
sarebbe diventato il mio lavoro. Entro in una bolla e mi trasformo.
- Amo il mio lavoro, credo che alla base ci sia una grande passione, una
preparazione ed una continua crescita professionale. Il segreto? Essere molto
autocritici, sapere di dover continuare a migliorarsi, mettersi in gioco, non
avere paura.
- Credo che il sorriso sia la
base della vita, credo che l’onestà e la determinazione ti portino in alto,
credo che il momento più bello sia proprio quello che stiamo vivendo, credo che
ognuno di noi abbia le ali per volare..solo che a volte non ce ne accorgiamo.
Credo che non ci si debba sedere ad aspettare che la vita ci regali la gioia,
credo nel coraggio di chi va a prendersela. Credo nell’amore, credo che anche
se il cuore si rompe in mille pezzi abbiamo tutti la forza di ricostruirlo.
Credo che nulla sia impossibile se lo desideri veramente.
Intervista
Incontro
Claudia al bar Mirtillo di Mezzolombardo. Sembra
sia sbarcata da un altro pianeta, talmente bella e raggiante da togliere il
fiato. Un incontro piacevole in cui ho scoperto che, oltre ad essere una grande
professionista della tv, Claudia è anche una brava ragazza con una gran voglia
di vivere e di fare bene tutto ciò che ama.
Hai iniziato la tua carriera sciando e
arrivando a gareggiare a livelli mondiali. Chi ti ha trasmesso questa passione?
I
miei genitori mi hanno fatto fare tutti gli sport, fino a che ho cominciato a
vincere delle gare di sci e quindi è stata una scelta diciamo normale. Dopo,
all’età di 15/16 anni, ho iniziato ad essere più forte in questo sport e da lì
il salto in nazionale. E’ stata una storia che si è evoluta da sola, da cui
ho capito di avere talento.
La
tua più grande soddisfazione?
A
livello sciistico sono tante le soddisfazioni. Probabilmente i titoli italiani e
la coppa del mondo. A parte gli ultimi anni, che stavo male fisicamente,
il resto sono tanti bei ricordi.
Incidenti,
cadute, una gara finita male?
Tantissime
cadute. Ho sempre pensato che per un giorno di gloria in una bella gara, ce ne
volevano almeno 350 di lavoro. Quindi quando fai l’atleta sai benissimo che
per raggiungere un obiettivo devi lavorare e faticare parecchio e che qualche
caduta è nel preventivo.
Come
sciatrice in gara eri prudente o spericolata? Qual’era il tuo stile?
Diciamo
che usavo uno stile che poi ho tenuto anche nella mia evoluzione di donna, cioè
all’inizio molto istintivo, dopo di che pian piano è subentrata la ragione,
quindi calcoli e nello sport questo è il momento in cui comincia ad andare
male. Nella vita invece è il segno che cominci a diventare donna. Quindi nella
mia vita è stato come nello sport. Prima molto istintiva e quando ho cominciato
a maturare, a usare la ragione, a
pensare tanto prima di parlare e a non sprecare parole per niente, allora sono
diventata donna. Diciamo che è stata una curva con alti e bassi. Però per fare l’atleta sicuramente l’istinto è
quello che ti può far andare avanti e che fa la differenza.
Qual
è il tuo motto?
Il mio motto è :“Esperienza, il nome che
do ai miei errori” di Oscar Wilde. Sono grata ad ogni singolo errore che ho
fatto in vita mia. Senza di loro non sarei diventata la donna che sono.
La prima cosa che fai quando ti alzi la
mattina?
Quando mi alzo la mattina scrivo regolarmente
qualcosa sullo specchio che va a momenti, con un rossetto. In questo periodo è
“Buongiorno Camilla”. Camilla è uno dei miei tanti programmi. Tutte le
mattine il mio obiettivo è sempre quello di alzarmi sorridendo, comunque vadano
le cose. Quel giorno per me avrà valore, perché non tornerà mai più.
Come
sportiva avevi un soprannome, un nomignolo?
Io
sono sempre stata per tutti Clod. Adesso che ho smesso di gareggiare dico sempre
agli amici, chiamatemi Claudia, perché Clod ero prima.
Il
complimento più bello che hai ricevuto?
“Essere
più brava che bella per te è un
impresa… eppure ci riesci”. L’ho ricevuto in questi giorni da un grande
commentatore sportivo, che fa questo lavoro da una vita e che ha lavorato con me
nel commento tecnico di Eurosport per la Coppa del Mondo. Questo complimento mi
ha fatto venire la pelle d’oca. Un altro complimento che mi fanno spesso dopo
le mie trasmissioni è:”Grazie per avermi fatto tornare il sorriso”. Questo
mi fa molto piacere perché è proprio quello che
desidero esprimere nel mio
lavoro. La gente ha bisogno di sorridere e per quanto mi
riguarda, il sorriso è vitale.
Hai
mai pensato di scrivere un libro sulle tue imprese sportive?
E’
tutto in evoluzione, Gianfranco. Nella mia vita ho sempre scritto ed è stato
proprio questo che mi ha portato ad avvicinarmi al mondo della comunicazione. Ci
saranno delle sorprese a breve, perché mi manca solo la pubblicazione dei
libri. Questo è proprio il viaggio
che sto cercando di fare per diventare un comunicatore completo. Quindi un
viaggio attraverso la televisione, la radio, il teatro, i libri, perché tante
volte mi trovo a scrivere per le mie trasmissioni magari un po’ più intime.
Amo scrivere e sono anche autrice di tutte le mie trasmissioni e adesso ho
accumulato tanto di quel materiale che a breve avremo delle novità.
Ma
i tuoi genitori che futuro sognavano per te?
Forse
sognavano esattamente quello che poi è successo nella mia vita. Magari il babbo
avrebbe desiderato che invece del 15° posto in Coppa, avessi vinto una gara. Ma
in generale penso che siano fieri di me e di quello che ho fatto fino ad ora.
Hanno desiderato quello che sono diventata.
Che
lavoro fanno?
Mamma
è casalinga e il babbo ha lavorato una vita nell’Immobiliare. Lui è sempre
stato un po’ artista, perché è molto bravo a disegnare, a creare e a
sistemare le cose, poi ha fatto ovviamente il maestro di sci per tanti anni.
Come lavoro ha
passato una vita in tanti contesti.
Sei
nata a Trento però vivi a Predazzo. Come vivi il tuo paese?
Per l’esattezza io vivo a Ziano di Fiemme,
i miei invece a Predazzo. Io ho girato il mondo, ho vissuto a Roma, a Milano, a
Los Angeles, ecc… Non sono mai stata più di due mesi interi a casa mia.
Quest’anno, tornata dall’America, ero molto felice di tornare in valle,
perché una volta che ti sistemi con te stessa, con quello che hai dentro e
trovi il tuo equilibrio, anche vivere lì, la pace interiore, mi da tanto. Ad oggi, che
comunque continuo a muovermi dalla città al paese, per me la più grande
gioia è tornare a casa, dove sono le mie radici. Qui è il posto dove posso
vivere soprattutto la natura e dove posso prendere i miei momenti di silenzio.
Io non vivo molto la realtà del paese, nel senso che vado a casa mia e mi
chiudo dentro. Riesco a trovare tante cose belle anche nel mio piccolo e quindi
non ho bisogno di confusione.
Ti
piace la cucina trentina?
Io
sono più per la cucina internazionale. Sono abbastanza rompiscatole per quanto
riguarda il cibo. Cucino abbastanza bene, però amo cucinare e
mangiare cose che ho visto in giro per il mondo. La cucina tipica trentina
l’adoro, la mangio volentieri e
se è cucinata bene, la mangio ancora più volentieri. Comunque una sana mangiata alla trentina, ogni tanto me la faccio. Magari
annaffiato con del buon vino Teroldego, che è della zona di Mezzolombardo.
Com’è
avvenuto il tuo accostamento verso il mondo della TV?
E’ stato molto naturale. Sono stata a Roma
a lavorare per degli eventi per le Fiamme Gialle e poi ho continuato a
presentare varie manifestazioni. Diciamo che con il microfono in mano mi sento a
mio agio. Poi c’è stato il passaggio a Euro Sport che mi ha fatto fare il
commento tecnico e poi tutto il mio percorso è stato naturalissimo. Credo di
essere stata molto brava quando mi hanno dato la possibilità di dimostrare di
essere all’altezza e ad usare sempre queste possibilità, a sfruttarle e dare
il meglio di me, in quel momento. Lo sport mi ha aiutato molto a concentrarmi,
ad entrare in una bolla, ad isolarmi e a non sbagliare. Quando riesco ad entrare
in una bolla è difficile che sbagli. Questa è proprio una capacità che mi ha
insegnato lo sport. Quindi ho colto delle occasioni al volo e da lì si sono
aperte e se ne stanno aprendo tante strade, anche importanti. Diciamo che è
nato tutto grazie allo sport e alla mia voglia di comunicare qualcosa di
tecnico, che gia conoscevo e poi ho saputo sfruttare molto bene tutte le occasioni che
mi sono arrivate.
Temi
di più il giudizio dei tuoi genitori o quello dei fan?
Io
ho capito una cosa, cioè che in ogni caso posso piacere o non piacere. Quando
sei davanti allo schermo sai gia che al 50% puoi piacere e che l’altra metà ti
può giudicare. I miei genitori sono i miei giudici, ma io voglio e desidero che
lo siano, perché loro vedono tutto, anche quello che le altre persone non
vedono. Vedono quando sono agitata, vedono quando sbaglio, vedono quando non
sono in bolla, ecc… Le prime persone che chiamo subito dopo una trasmissione,
sono loro, i miei genitori, perché loro sono critici. Se mi dicono “Brava”
è perché sono stata brava, altrimenti mi
dicono le cose dove ho sbagliato. Per quanto riguarda le persone che mi
stanno intorno, spero sempre di esprimere quello che vogliono esprimere loro,
quindi una filosofia di solarità, di felicità e anche quello che è la mia
persona. Io cerco sempre di avere un rapporto terra terra con chiunque e
desidero che la gente capisse questo messaggio che ogni volta cerco di
trasmettere nelle mie trasmissioni.
Due
parole sulla tua esperienza nella trasmissione “Andata e ritorno”?
Si!
Quella è una delle tante trasmissioni che ho condotto con il simpatico comico Lucio
Gardin, con cui sono anche autrice dei testi. “Andata e ritorno” è un
programma Rai, realizzato con la
Camera di Commercio di Trento. Questo programma, fatto di interviste a
personaggi di spicco della nostra regione, ha l’intento di fare promozione
della storia delle tradizioni culinarie del Trentino. E’ uno talk show appeso
ad un filo, perché viene realizzato sulla funivia di Sardagna. Da qui il nome
“Andata e ritorno”. Lavorare con Lucio Gardin è bellissimo, perché è un grande professionista che riesce a tirar
fuori la mia parte ironica e comica. Quindi s’è creato un buon feeling, un buon team di
lavoro e insieme riusciamo a creare qualcosa di bello. Lui insegna a me tutta la
parte più leggera e penso che anche lui si trovi bene con me perché sono una
professionista nel lavoro. Siamo entrambi molto pignoli e quindi anche il lavoro
di scaletta viene elaborato insieme, i tempi, ecc… nulla è improvvisato,
nulla è fatto per caso. Credo che sia bello lavorare con lui perché è
un’artista, ha sempre delle idee spaziali e spesso ci capiamo al volo.
Hai
fatto delle gaffe?
Una gaffe divertente? Volevo scrivere un sms
alla mia migliore amica, raccontando una cena con un ragazzo che voleva
frequentarmi: “La serata più pallosa della mia vita... mi stavo addormentando.
Ora trovo il modo per non farmi più chiamare”. Ma nella fretta l’ho mandato
a lui. Ora quando lo incontro non mi saluta più. Gaffe in televisione ne faccio
poche, perché sono molto concentrata, ma nella vita ne ho fatte tantissime
soprattutto perché non ero abituata a ricordare i nomi nel momento in cui le persone si presentavano. Sbagliavo persone, sbagliavo nomi
e adesso dopo questa lezione, ho imparato ad essere molto attenta e a
memorizzare il nome di una persona quando si presenta.
Leggevo della tua grande passione per
l’America? Cosa ti ha colpito del nuovo continente?
A me
piace il senso di libertà che sento quando sono lì, in America, in particolar
modo in California, che amo da morire. Infatti la mia fuga in America, è dovuta
al fatto che, facendo tante trasmissioni, perdo un attimo il controllo di quello
che sono. Quando perdo questo equilibrio, parto per l’America e lì torno ad
essere completamente la Claudia che tutti conoscono. Quindi questo senso di
libertà di essere. Poi in tante cose non potrei mai diventare americana, perché
penso che noi italiani, al contrario loro, abbiamo tante cose che ci
invidiano… abbiamo la cultura, abbiamo l’arte, la storia, abbiamo il senso
del gusto, il senso del bello e tutte cose che amano di noi e visto che a me
piace vivere una vita intellettualmente elevata, mi manca l’Italia anche per questo.
Però quando ho bisogno di staccare la spina, e trovare quella
libertà di essere sola su una spiaggia a piedi nudi ed essere la Claudia più semplice che c’è,
quei posti lì mi servono e mi aiutano molto.
In
America qual è il tuo cibo preferito?
In
America non mangio hamburger o meglio non ne ho mangiato uno in vita mia. Non mangio patatine fritte, ma amo mangiare una cucina internazionale,
come ti dicevo prima. Adoro il shusi e lo mangio sia in Italia che in America.
Ma non mangio niente di tipicamente
americano.
Quando
non lavori, quali sono i tuoi hobby?
Questa
domanda è interessante. Io non guardo mai la televisione, neanche le mie
puntate. Potrei vivere tranquillamente senza televisione, in compenso divoro libri.
Tipo?
Vado
a momenti. Mi piace molto Oriana
Fallaci, ho letto tutto di lei. Adesso è un periodo che sto leggendo tutto di
Fabio Volo, perché è un personaggio che si avvicina molto a quello che sono
io. Anche lui parte dalla radio, dal giornalismo, poi arriva alla televisione, scrive tanto e quindi tante cose ci
accomunano. Trovo dei messaggi sottili che cerco poi di interpretare e che mi aiutano molto. Oltre leggere mi
piace molto la cultura italiana, come l’arte. Quando ho tanto tempo libero mi
piace concentrarmi su cose un po’ più elevate. Tre però sono gli hobby che
ho e che occupano la maggior parte del mio tempo libero. Quando ho bisogno di
staccare e buttar fuori un po’ di emozioni, mi dedico allo sport, che è la
mia vita. Quindi ogni giorno dedico un’ora allo sport, un’ora in cui io
“vado in riunione con me stessa”, nel senso che in quell’ora elaboro le
scalette. E’ una cosa allucinante, lo so, ma mi parte proprio il cervello ed
elaboro. Poi dipingo, perché dipingere mi aiuta a liberare le emozioni, con la
musica a tutto volume, in casa. Altro mio hobby è suonare. Suono al chitarra.
Quando sono un po’ in crisi, ascolto per tre ore di fila
della musica, perché mi aiuta a rilassarmi.
Il
tuo
cantante preferito?
Io
sono molto estrosa nei gusti, come nella vita, e potrei passare da Ennio
Morricone a Lady Gaga in due secondi. Ma due cantanti che adoro sono Ligabue e gli U2.
Quando
hai avuto la prima cotta? E l’ultima?
La
prima a 19 anni, dell’uomo con cui ho poi passato tanti anni di
convivenza. Quella è stata la prima volta che ho perso il controllo del mio
cervello. E’ stata una cotta incredibile che mi ha fatto fare il passo della
convivenza e di sognare una vita insieme. Lui era un tecnico che lavorava nel
settore. L’ultima cotta spero
domani mattina, perché ho voglia di sentire un po’ di farfalle nello
stomaco… anche se non mi concedo più il lusso di perdere la testa per un
uomo!
Chi
porteresti con te su un’isola deserta?
Su un’isola deserta forse oltre a Valentino
Rossi che é il mio idolo sportivo (ma da cui forse non avrei tanto da
imparare:), porterei Oriana Fallaci. Condividerei con lei la
passione per l’America e l’amore per l’arte, la storia, la cultura
italiana. Cercherei di capire i segreti che l’hanno resa una grande
giornalista, le chiederei di raccontarmi le sue esperienze e imparerei da lei il
coraggio di dire sempre quello che penso. E poi magari, insieme a lei, scriverei
un altro libro.
Un domani, come vorresti essere ricordata?
Mi piacerebbe essere ricordata come una
persona che sicuramente ha lasciato il segno, non come una star, ma come una
persona semplice, sempre sorridente. Una Claudia solare, che faceva stare bene
la gente. Una persona che tramite il suo lavoro è riuscita a esprimere il suo
concetto di vita e quindi anche la sua libertà. Una persona
estremamente viva, affamata di vita, con un’esistenza a 100 all’ora e
sempre con il sorriso. Questa filosofia l’ho imparata anche dai miei
numerosi viaggi attraverso il mondo, stando anche ore da sola. Ho conosciuto
tante realtà che stanno molto male e io, tutti i giorni, ringrazio perché
posso sorridere tranquillamente di quello che è la mia vita.
Qual
è stato l’incontro che ti ha cambiato la vita?
L'incontro
con me stessa, con la vera Claudia. Quel giorno ho capito la strada da
percorrere. Non e' stato un momento, ma un lungo cammino dentro me stessa...e
ancora non é finito. Il problema è che ogni giorno, in un modo o nell’altro,
c'é sempre un incontro che mi
cambia la vita....ogni persona che mi trasmette qualcosa di grande fa si che la
mia vita vada nella direzione in cui deve andare. A volte basta ascoltarne i
messaggi che la vita ti vuole lasciare.
Il
giorno più felice della tua vita?
Domani,
o tra un mese, o tra un anno...devo ancora viverlo...ma te lo farò sapere.
Cosa
hai sacrificato per arrivare al successo?
La
mia vita privata. L'amore. Ho vissuto in funzione della mia preparazione, ho
girato il mondo, non sono mai stata in un posto fisso per più di 5 mesi. Ho
dedicato la mia vita alla mia istruzione e formazione. Ma ho vissuto una vita a
100 all'ora, sono felice, arriverà anche l'amore.
Oggi
come oggi, qual è per te il vero lusso?
La
felicità, l'armonia. Un po' di tempo fa avrei risposto diversamente, ma dopo il
mio ritorno dall'America posso assicurarti che il lusso non sono le
"cose" che possiamo comprare, è la serenità che abbiamo dentro.
Quella che ci fa svegliare la mattina con la voglia e l'adrenalina di vivere
un'altra meravigliosa giornata.
Qual
è la tua ossessione?
Il
lavoro!!! Sono una workaholic...metto tutto in secondo piano. Per me il lavoro
e' vitale.
Quali
sono i tuoi tabù?
Nessun
tabù.
L’ultima
volta che hai pianto e perché?
Probabilmente
risale a 4 anni fa...ovviamente per amore!
Cosa
non sopporti?
Tantissime
cose. La lentezza e il ritardo, le bugie e chi fa rumore mentre mangia!
Un
capriccio che vorresti toglierti?
Trovare
il tempo per andare in vacanza!
La
più trasgressione delle tue trasgressioni?
La
mia trasgressione? Essere me stessa. Sempre. Viviamo in un mondo in cui la
trasgressione è estremamente noiosa, conformista e volgare. Io vado
controcorrente con stile...sono normale!
Cosa
ti rattrista di più e viceversa ti rende allegro?
Tristezza?
Non conosco questa parola. Basta una telefonata inaspettata a rendermi allegra..
Sono una persona molto solare.
Se ti chiamassero ad un reality, ci
andresti?
Non
ci ho mai pensato seriamente. Dipende dal tipo di reality. Non sprecherei un
po’ della mia vita per qualcosa che non mi arricchisce come donna.
Qual è il tuo tallone d’Achille?
Sono
estremamente permalosa...
Tatuaggi
e piercing?
Adoro
i tatuaggi piccoli, stilosi, nascosti e significativi. Ne ho 6: sul collo, la
schiena, il polso, la pancia, l'anulare destro e il piede destro. L'ultimo
l’ho fatto in California, una farfalla che vola sopra un'onda..un momento di
estrema libertà che ho vissuto surfando le onde dell'oceano. Di farfalle ne ho
due. il significato? "Non toccate le mie ali!"
Contraria
o favorevole alla chirurgia plastica?
Favorevole.
Se serve a sentirsi bene nella propria pelle.
Quanto
ti influenza l’oroscopo nella vita quotidiana?
Zero.
Non ho mai letto un oroscopo con attenzione in vita mia.
Per lavoro hai vissuto a Roma. In quale
zona e come ricordi l’impatto della prima volta con la capitale?
A
Roma ho lavorato per la Guardia di Finanza, vivevo nella zona di Ostia, poi per
un periodo a Monte Mario. Roma? la prima volta che ci sono arrivata, ho subito respirato un'aria
magica, artistica e oserei dire fiabesca. Adoro
camminare per le vie del centro oppure semplicemente godermi lo spettacolo
dall'alto. Da Monte Mario c'e' una vista su Roma affascinante.
Attualmente
com’è il tuo rapporto con Roma?
Stupendo,
appena posso scendo per un weekend, per lavoro anche solo per una giornata.
C’è
un angolino romano che ami particolarmente? Se si, perché?
Ho
tanti ricordi romani, direi la terrazza dell'attico a Monte Mario, per tante
ragioni, tanti bei momenti vissuti con le persone care. Ma anche il mare, al
lido di Ostia, in inverno, ho preso le decisioni più importanti della mia
vita... Io, il mare, una matita ed un foglio di carta.
Cosa
provi nel tornare a Roma dopo una lunga assenza?
Mi
sembra di andare a casa. Roma mi è entrata nel cuore, nonostante abbia vissuto
lì solo 7 mesi.
Come
trovi i romani?
I romani? Il loro pregio è l'apertura nei confronti dei “nuovi arrivati”.
Sono stata accolta da tutti molto bene. Il difetto? Sono lenti ad attivarsi la
mattina....te lo dice una che alle 5.30 è in piedi...tutti i giorni. Adoro le
prime ore della giornata. Quando si svegliano loro, per me è già pomeriggio:)
Qual
è il fascino di Roma, secondo te?
La
storia....e il sushi:)
Cosa
ti dà più fastidio di Roma?
La Lazio:)
Quando
stavi nella Capitale, come la vivevi la
“Roma by Night?
Non
sono una grande amante dei party e discoteche...un aperitivo a ponte Milvio e
una cena in compagnia di amici sani!
Nei
momenti liberi in quale zona di Roma amavi rifugiarti?
Ovunque
potessi trovare l'ispirazione per scrivere. Mi bastava essere stimolata
abbastanza da poter esprimere le mie emozioni su carta.